Il golf è uno sport che si pratica in tutto il mondo. Il campo di gioco è un prato aperto e molto esteso, appositamente attrezzato con delle buche in cui i giocatori, da diverse distanze, devono cercare di fare centro. Lo strumento è il bastone da golf, di diversi pesi e misure: il gioco consiste nel colpire la pallina lungo un apposito percorso, da un punto di partenza fino alla buca nella zona d’arrivo. Vince il golfista che riesce a completare le 18 buche con il minor numero di colpi.
Popolare negli USA, in Giappone e in Inghilterra, secondo alcuni è uno sport di origine olandese, anche se in realtà il primo paese dove ebbe enorme diffusione è la Scozia, dove ancora oggi è sport nazionale. Il golf è ancora oggi lo sport con il primato mondiale di giocatori praticanti regolarmente iscritti ai sodalizi sportivi, che sono 70.000.000. Ecco tutte le sue caratteristiche e l’ace, il colpo famosissimo.
La storia del golf
Già in epoca romana era diffuso uno sport simile al golf di nome “paganica”, giocato in campagna con bastoni e palle. A dare i natali al golf vero, però, sembra essere stata la Scozia, anche se c’è chi crede che la terra d’origine sia l’Olanda. A sostenere questa tesi è anche Steven van Hengel, che testimonia la presenza di un gioco chiamato golf nei Paesi Bassi già nel 1297. È difficile oggi determinare se sia l’Olanda o la Scozia ad aver dato i natali al golf; in ogni caso, però, la provenienza olandese è molto ben documentata.
Le regole
Il golf è uno degli sport più regolamentati sia a livello di mosse che di campo, di strumenti e di distanze. Le regole vengono aggiornate ogni quattro anni e sono pubblicate dai due enti preposti: per l’Europa è il The R&A, che si trova in Scozia; per gli Stati Uniti è la United States Golf Association. In questo sport non esiste arbitro, per cui ognuno arbitra sé stesso: onestà e rispetto sono le due regole principali.
Uno dei colpi più famosi è l’Ace, che da un punto di vista tecnico consiste nel fare buca in un solo colpo: è, di fatto, il sogno di ogni golfista. Il giocatore, quindi, esegue il colpo e la pallina va in buca subito, rimbalzando anche più volte. Per realizzarlo si deve assolutamente avere una buona dose di fortuna, anche se la tecnica è fondamentale. Inoltre, sono importanti il livello di manutenzione dell’erba del campo, la struttura del green, la presenza o meno di vento e la posizione della buca. Importante è anche lo stato psicologico del giocatore, che dev’essere rilassato e concentrato.
Uno degli ace più famosi è quello di Justin Rose del 2016, che ha realizzato il primo ace proprio in occasione del ritorno del golf nelle discipline olimpioniche, a Rio de Janeiro. Prima di lui, anche Coby Orr realizzò nel 1975 un ace: la straordinarietà è la sua età, poiché aveva solo cinque anni.