Finocchio in gravidanza: fa bene o fa male?

La gravidanza è un momento speciale della vita di una donna, ma è anche un momento molto delicato, in cui il fisico cambia e l’organismo attraversa un periodo particolare.

Proprio per questo, si deve stare attente ad assumere particolari alimenti, che potrebbero essere dannosi per il bambino che si porta in pancia: uno di questo alimenti è il finocchio, che normalmente ha grandi proprietà benefiche, ma che nel periodo della gravidanza potrebbe avere delle controindicazioni.

Il consiglio è sempre quello di rivolgersi al proprio medico, di sentire i suoi consigli di esperto e di valutare con lui cosa è meglio per il proprio corpo.

Le proprietà del finocchio

Prima di parlare della gravidanza, facciamo un passo indietro e andiamo a capire quali sono le caratteristiche principali del finocchio e perché, in generale, è considerato un alimento benefico. Il finocchio fa parte della famiglia delle Ombrellifere, ed è una pianta dalle importanti proprietà digestive, ricca di minerali e vitamine che assicurano anche delle grandi qualità depurative: proprio per questo, viene molto usato all’interno di regimi alimentari dietetici, ma anche sottoforma di tisane che aiutino a favorire la digestione.

Infatti, un’altra importante proprietà del finocchio è il favorire il corretto funzionamento dell’apparato gastrointestinale, andando ad ed evitare la formazione dei gas intestinali ed evitare la comparsa di contrazioni addominali grazie alla presenza di anetolo.

Il finocchio viene usato nelle diete anche perché contiene pochissime calorie: essendo composto principalmente di acqua, sali minerali e vitamine, il suo valore energetico è bassissimo.

Finocchio in gravidanza: sì o no?

Nonostante le sue molte proprietà positive per la salute, il finocchio spesso viene sconsigliato durante il periodo della gravidanza: questo a causa, soprattutto, della presenza al suo interno di una sostanza chiamata estragolo, che in alcuni casi di assunzione eccessiva potrebbe andare a danneggiare il DNA all’interno delle cellule e quindi diventare un pericolo per il bambino in grembo.

Spesso, quindi, è preferibile per sicurezza evitare completamente di mangiare il finocchio durante i periodi di gravidanza, e di sostituirlo con il finocchietto selvatico: questo tipo di pianta, infatti, ha gli stessi benefici del finocchio ma contiene più antiossidanti, che combattono il pericolo dell’estragolo. Anche in questo caso, però, il consiglio è di non esagerare e di limitarne fortemente l’uso.

Assolutamente bandito, invece, l’utilizzo di tisane a base di finocchio: nell’acqua calda, infatti, i principi attivi presenti nel finocchio si rilasciano molto più facilmente, e quindi il rischio di assumere estragolo diventa ancora più alto.

Infatti, sulle etichette di tutte le tisane al finocchio presenti in commercio, è sempre riportato come sia fortemente sconsigliato assumere questo tipo di tisana durante il periodo della gravidanza e durante la fase dell’allattamento del neonato.

Danila Autore

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