Libretto postale bloccato: cosa fare? Perché succede?
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Libretto postale bloccato: cosa fare? Perché succede?

Il libretto di risparmio postale è garantito dalla Stato e non ha costi di apertura. Ma quali sono le sue caratteristiche? Quando può venire bloccato? Come agire in quel caso?

Il libretto

Il libretto di risparmio postale è emesso dalla Cassa depositi e prestiti S.p.A, e se ne possono trovare in diverse tipologie. Con esso si può prelevare e versare denaro in tutti gli uffici postali, e tramite l’App BancoPosta e la Carta Libretto, legata a questo libretto, si può prelevare i soldi gratuitamente dagli sportelli Postamat.

I libretti si possono distinguere in:

  • libretto Smart, con il quale si possono fare operazioni anche online;
  • libretto Ordinario, su cui si può ricevere anche la pensione, che copre fino ad un massimo annuo di 700 euro;
  • libretto dedicato ai minori, che può essere aperto da un genitore o tutore per un minore;
  • libretto giudiziario, che ha una funzione di natura cautelare, e i prelievi si possono fare sono in uffici abilitati.

Un libretto postale si può aprire sia recandosi di persona alla posta, con il proprio documento d’identità ed il codice fiscale, oppure tramite il sito ufficiale delle Poste Italiane, aprendo un proprio account e seguendo le indicazioni fornite dallo stesso sito.

Perché può venire bloccato e cosa fare

Un libretto postale può venire bloccato per diverse motivi. In particolare in caso di decesso dell’intestatario, o uno dei due, ed in questo caso potrà essere sbloccato dagli eredi o dall’altro cointestatario, dopo aver seguito le dovute procedure. E’ anche possibile che il blocca sia dovuto ad un pignoramento, perché anch’esso è idoneo per questa procedura come per altri beni.

Per recuperare i soldi versati, è necessario seguire le dovute procedure a seconda dei casi. Nel caso di decesso, già citato, gli eredi o il contestatario del libretto devono recarsi presso l’ufficio Postale più vicino e presentare una dichiarazione di di successione. Quando la pratica è conclusa, è possibile recuperare la somma sul libretto compilando un ulteriore modulo, sempre fornito dalle Poste Italiane. In caso di pignoramento, invece, può essere trattenuta il 50 % della somma presenta sul libretto, secondo la legge, e per potervi accedere di nuovo deve essere un giudice ad esprimersi in tal senso.