Non so se ci avete fatto caso.. ma è ritornato di moda tutto ciò che sembrava ormai oltrepassato da secoli. Oggi chiamiamo “vintage” quello che le nostre madri ed i nostri padri indossavano 20, 30 anni fa. I parrucchieri, per esempio, si sono dovuti riscoprire reinventori di loro stessi, e se nel 2018 i bigodino non va più, negli anni ’50 si, e allora riscopriamo la moda di quei giorni.
Le icone degli anni ’50: stile e moda
Se andiamo indietro nel tempo, anche attraverso qualche film un po’ datato, non possiamo non riportare i nostri pensieri ad icone di bellezza come Marylin Monroe, Audrey Hepburn o Brigitte Bardot. Queste icone hanno dettato “legge di stile non scritta” in ogni casa che avesse una donna, una figlia, una madre. Andiamo per ordine, sono tornate le sopracciglia doppie alla Audrey, ed i capelli pettinati come li portava lei, vengono spesso utilizzati, oggi, per cerimonie di rilevante importanza, quel genere di pettinatura oggi viene arricchita e caricata di eleganza, mentre invece negli anni ’50, era normale amministrazione. Meno in voga è il capello alla Monroe, troppo pomposo per lo stile di oggi, ma non prettamente in disuso, basta pensare ad una serata in discoteca più aggressiva e quel look sarà perfetto anche per i nostri attualissimi anni 2000. Così come make up brillantinoso e rossetto super acceso, tornano di moda e fanno impazzire le più piccole.
Anni ’50: capello liscio o riccio?
Vi sarete accorte che soprattutto le donne erano molto più femminili in quegli anni, oltre che ad essere molto eleganti. Non si preferiva un capello piuttosto che un altro, bensì si rendeva presentabile e sempre molto elegante il capello di cui si disponeva,senza troppi fronzoli. Il rinomato capello liscio sopra e con la punta all’insù sotto, o con un boccolo appena accennato, è figlio degli anni ’50, non nostro. Così come il capello corto, asciugato con il volumizzante (schiuma per capelli ricci), stile rockettara, non è una nostra idea, o dei nostri parrucchieri. Il boccolo definito a metà testa, era in voga tra le ragazze di buona famiglia, quando si andava ai balli delle scuole oppure alle feste di famiglia. Ed infine ultimo, ma preferito da tutte le ragazze, il capello liscio ovviamente lungo, con una fascia o un frontino che metta in risalto il viso e gli occhi, abbinato ad ogni tipo di abbigliamento risulterà impeccabile.
L’uomo e gli anni ’50: fila a lato o banana rock?
Mentre la donna sfoggia pettinature luminose, biondo platino e boccoli sfolgoranti, l’uomo sceglie tra una fila a lato e una banana rock alla Elvis. E’ chiaro che Elvis lanciò una moda, imitata da tutti che andò in voga per tempi immemorabili. La banana rock è semplice da realizzare: i capelli sono portati in avanti e attorcigliati, chiaramente si ci deve munire di lacca, gel o cera per capelli, a seconda del capello che si va a pettinare. La riga di lato, invece, consacrata tra i divi di Hollywood, aveva bisogno di un pettine e di tanto gel, Grease e John Travolta insegnano. Ebbene l’uomo non ha ricominciato a pettinarsi come quegli anni, ma a mio avviso ne avrebbero, alcuni di loro, bisogno.
Non c’è ne sono di più belle o più brutte, sicuramente come avrebbe detto mio nonno “Gallina vecchia fa buon brodo”. Morale della favola, non c’è niente di vecchio, o se c’è basta solo spolverarlo un po’ !