I droni sono piccoli aeromobili dotati di quattro eliche, che si muovono con una tecnologia simile a quella degli elicotteri e vengono pilotati da terra, mediante radiocomando o applicazione dedicata.
In genere sono equipaggiati con fotocamera e videocamera ad altissima risoluzione e vengono utilizzati in diversi contesti, ad esempio per effettuare riprese video in ambito documentaristico e giornalistico, per il monitoraggio di ambienti e impianti industriali di grandi dimensioni e di difficile accesso, per il controllo di infrastrutture, viadotti e linee ad alta tensione, per verificare lo stato degli argini di fiumi e canali, dei complessi architettonici e dei palazzi storici, così come per motivi di sicurezza in ambito urbano o nel corso di eventi
La continua innovazione tecnologica ha inoltre consentito di progettare e sviluppare droni privi di pilota, in quanto dotati di un sistema che permette ai dispositivi di muoversi in maniera del tutto automatica.
È il caso di Dronus Drone in a Box NEST 250, sistema di droni del tutto automatizzati, attivi 24 ore su 24 per effettuare operazioni di controllo e di sicurezza tramite droni.
Come funziona un sistema di droni privo di pilota
Il sistema sviluppato da Dronus, realtà d’eccellenza nella progettazione e nello sviluppo di droni industriali, consiste nella presenza di una base aerea, che interagisce con il drone e ne gestisce i movimenti, le attività e le fasi di rientro per la ricarica della batteria.
L’altro componente del sistema NEST è costituito da un software specifico, che può essere installato anche su dispositivo mobile, al fine di tenere sotto controllo l’attività dell’aeromobile.
Questo sistema permette di organizzare l’attività dei droni in base alle esigenze personali, senza alcuna necessità che ci sia una persona sempre a disposizione per guidare i droni da terra, permettendo di lavorare con continuità, 24 ore su 24 e in qualsiasi giorno dell’anno.
I droni per le attività di controllo in condizioni di criticità
Negli ultimi anni, si è assistito ad un’attenzione sempre più forte e costante nelle attività di controllo di tutte quelle situazioni che possono facilmente arrivare ad un certo livello di criticità.
È il caso, ad esempio, delle infrastrutture di dimensioni considerevoli: ponti, viadotti, gallerie, raccordi stradali, così come delle strutture industriali che occupano vaste superfici, quali possono essere acciaierie e industrie estrattive.
Nei contesti di questo tipo, il drone rappresenta un valido strumento di monitoraggio e di controllo visivo, poiché permette di operare in ambienti particolarmente a rischio o addirittura inaccessibili fisicamente da parte degli operatori.
Gli aeromobili di ultima generazione sono dotati di sofisticate tecnologie che evitano eventuali interferenze da parte di campi magnetici o scariche elettriche e che permettono la trasmissione e l’elaborazione dei dati raccolti in tempo reale.
È possibile ricorrere ai droni per verificare lo stato in cui si trova una struttura e individuare i punti particolarmente critici, così come per controllare e raccogliere dati importanti riguardo a contesti naturali di difficile avvicinamento, quali possono essere i crateri dei vulcani o le zone soggette a frane e cedimenti.
Diverse possibilità di raccolta e gestione dati
Tramite drone, come si è detto, è possibile acquisire scatti fotografici e riprese video per la documentazione tecnica e per la realizzazione di filmati e video a scopo documentaristico.
Un altro aspetto dell’acquisizione dati che un drone permette è la fotogrammetria, per la realizzazione di mappe e progetti di cartografia, così come di realizzare rilievi 3D, che consentono non solo di avere una chiara visione del territorio, ma al contempo permettano a tecnici e geologi di prevedere importanti sviluppi, ad esempio una probabile attività vulcanica ed eruttiva o il rischio di esondazione causato da argini di fiumi o torrenti a rischio di cedimento.
Nel campo delle ricerche ambientali, i droni possono inoltre essere dotati di sensori per il rilevamento di emissioni che possono provocare danni alla vegetazione.