Spesso viene scartato dai raccoglitori di funghi per il suo aspetto poco invitante o per il suo nome particolare, ma il fungo noto come trombette dei morti – nome volgare del Craterellus cornucopioides – è talmente prelibato da essere chiamato il tartufo dei poveri.
E spesso in cucina, infatti, viene usato proprio come sostituto del tartufo, grazie alla sua grande versatilità che permette di usarlo fresco o essiccato ridotto in polvere. Andiamo a scoprire tutto quello che c’è da sapere su questo squisito prodotto della terra.
Che cosa sono le trombette dei morti: tutto quello che c’è da sapere
Le trombette dei morti sono una tipologia di fungo molto simili al più famoso Cantharellus (giallo e comunemente noto come galletto o finferlo), e si caratterizza per il suo cappello cavo e per il colore nerissimo.
Dall’odore particolarmente intenso, questo tipo ti fungo è tipico dell’Italia centrale: si trova frequentemente, infatti, boschi di latifoglie, ai piedi di querce e castagni, nelle regioni dell’Appennino Tosco-emiliano, di quello Ligure e di quello Umbro-marchigiano, anche se spesso si trova anche in Abruzzo, in Campania, Alpi e e Prealpi a quote basse.
Le trombette dei morti si trovano sempre in colonie – non è un tipo di fungo che cresce da solo – e devono il loro nome particolare sia al loro colore singolare, sia al periodo in cui nascono: sono un fungo tipico del periodo tra ottobre e novembre, e raggiunge il suo apice proprio il giorno della commemorazione dei morti.
Delicato, poco calorico e dal sapore fruttato, questo tipo di fungo è anche piuttosto sicuro: grazie al suo colore molto peculiare, è molto difficile confonderlo con altri funghi, anche perché in generale non esistono funghi velenosi che siano simili alle trombette dei morti.
Anche dal punto di vista alimentare, le trombette dei morti non presentano nessuna particolare controindicazione. L’unica accortezza da avere, prima di usarli in cucina, è di pulirli a fondo, perché la forma cava del cappuccio si presta a raccogliere all’interno vari tipi di impurità.
Utilizzo in cucina delle trombette dei morti
Le trombette dei morti sono un fungo particolarmente amato in cucina: spesso utilizzato come sostituito del tartufo, di cui ricorda il sapore e l’odore, questo tipo di fungo si presta a tantissime preparazioni diverse.
La più classica è lessato e cotto in padella con aglio e olio, da mangiare come contorno, come piatto unico o anche come condimento per un delizioso piatto di pasta, o ancora come accompagnamento di bruschette diverse dal solito.
Il modo in cui le trombette dei morti rendono meglio, però, è sicuramente in polvere: dopo essere stati essiccati al sole, sparsi su una tavola di legno e girati regolarmente, questi funghi possono essere ridotti in polvere tramite un mortaio o un robot da cucina.
La polverina che si crea in questo modo può essere conservata facilmente in barattoli di vetro sigillati, ed è un rapido ed eccellente condimento per degli ottimi piatti di pasta.