Bricolage e fai da te: come impiegare al meglio la mola da banco

L’hobby del bricolage coinvolge persone di ogni fascia di età e può dare veramente grandi soddisfazioni. Si possono creare oggetti, restaurarli o fare piccole riparazioni in completa autonomia senza ricorrere ai professionisti, risparmiando anche denaro. Ma ogni appassionato di fai da te che si rispetti deve anche essere in possesso degli attrezzi giusti, oltre che della propria creatività, per operare in modo completo. Uno di questi, è certamente la mola, la più diffusa delle quali in ambito domestico o per i piccoli lavori, è quella da banco. Denominata anche smerigliatrice, è costituita da dischi che ruotano al fine di levigare, lavorare o rimuovere parti eccedenti.

Come scegliere la mola da banco

Nella ricerca della migliore mola da banco professionale va innanzitutto preso in considerazione l’utilizzo che si intende fare di tale apparecchiatura, quindi valutare parametri quali la grandezza (con relativo peso): è ovvio che se ci si limita a lucidare o levigare occasionalmente materiali quali il legno, è sufficiente un modello più piccolo e maneggevole mentre, per impieghi più massivi e impegnativi, occorre orientarsi su una mola più grande e articolata. Similare è il discorso della tipologia di dischi e le diverse velocità: la mola smerigliatrice, ad esempio, ha una regolazione di velocità atta a rifinire in modo più accurato gli oggetti, magari rimuovendone le parti eccedenti senza rovinarli, mentre tipologie più massicce sono atte ad affilare ed hanno una potenza che arriva ai 550 W. I dischi, generalmente, sono due e, a seconda del tipo di lavorazione richiesta, possono girare parallelamente o in modo indipendente l’uno dall’altro: la grana presente sulle superfici può essere di diversa grandezza, per consentire interventi differenti. A volte, al posto dei dischi sono presenti spazzole metalliche per lavorazioni grossolane.

Dimensioni e caratteristiche tecniche

Ovviamente, più la stazza di questa attrezzatura è importante, maggiore sarà lo spazio da dedicarle: sarà indispensabile, in tal senso, assicurarla al piano di lavoro per lavorare in totale sicurezza. Le alette di supporto dovranno essere adeguate alla mola e consentire un fissaggio stabile e la regolazione ottimale, inoltre possono essere previsti piedini in gomma che assorbano la maggior parte delle vibrazioni. Anche la rumorosità contenuta sarà un elemento in più da valutare, non solo al fine di non disturbare gli abitanti della stessa casa, ma anche per lavorare senza un fastidioso ronzio di sottofondo. Per le rifiniture più piccole, poi, vi sono mole da banco e smerigliatrici che presentano optional estremamente utili come lenti d’ingrandimento e luci orientabili, anche al led.

parascintille sono elementi, tipicamente in materiale plastico trasparente, che corrono parallelamente ai dischi e consentono di lavorare in sicurezza impedendo che, per l’appunto, scintille o piccole parti di materiale possano colpire il viso e gli occhi dell’operatore. I migliori modelli di mola da banco ne sono provvisti, ma qualora mancassero occorre ovviare con occhiali protettivi specifici.

A livello pratico, poi, sarà sempre meglio scegliere una mola o una smerigliatrice che preveda il cambio agevole dei dischi o di altre, eventuali componenti. Per lo stesso motivo, occorre orientarsi su marchi conosciuti che forniscano le parti di ricambio senza costringere a lunghe ricerche: l’altro grosso vantaggio sarà quello di poter contare su un brand noto guadagnando in termini di affidabilità, sicurezza e longevità, nonché di usufruire di un’assistenza più puntuale. Persino la presenza di tasti di accensione posizionati frontalmente può fare la differenza tra un’attrezzatura più o meno maneggevole, così come la possibilità di ripulire la mola dai residui di polvere. Non è raro che, proprio al fine di preservare tali tasti, sia previsto un rivestimento in materiali quale lo stagno per una maggior protezione dagli agenti esterni o derivanti dalle lavorazioni.

Marco Autore

Lascia un commento