Che erba è la frangola? Per cosa si usa?

Se si cerca, tra i rimedi naturali, un blando lassativo, si può optare per la frangola, i cui benefici sono riportati su tutti i testi di fitoterapia e farmacologia. Ma quali sono le sue proprietà? Come assumerla?

Caratteristiche e cenni storici

La frangola è una pianta molto diffusa in Europa, in Asia minore e nell’Africa settentrionale. Si presenta come un arbusto alto dai due ai cinque metri, che sorge in siepi e boschi, fino ai mille metri di altitudine. I suoi rami, piuttosto fragili, non sono spinosi ma alterni, e le foglie all’estremità hanno una forma caduca, ovale ed ellittica. I suoi fiori sono bianchi, riuniti in fascette, mentre i frutti rossi, a forma di drupe, contengono tre noccioli. Essa fiorisce tra maggio e giugno.

Nei tempi antichi, questa pianta è stata ignorata, ma nel Duecento cominciò ad essere usata come purga, ed il primo ad usarlo in questo modo è stato Pietro de Crescenzi, scrittore ed agronomo italiano. Nel Cinquecento, si consigliava come rimedio per il mal di denti, mentre nel Settecento venne usato per depurare il sangue e i reni. Cadde di nuovo in disuso fino al 1843, quando venne reintrodotta in una terapia di un certo Gumbrecht, che lo raccomandava contro la stipsi, e nel 1911 venne inserito nel Codex inglese, in cui veniva riportato come purgante.

Le sue proprietà e come assumerla

Questa pianta ha un’azione:

  • lassativa, perché stimola la secrezione intraluminale dei liquidi e contrae il colon, rilassandolo;
  • antifunginea, che inibisce la crescita di molto funghi;
  • antiaggregante;
  • antinfiammatoria.

Sebbene sia ufficialmente una droga, non sono stati riscontrati dagli studi degli effetti indesiderati significativi, per il suo uso prolungato. Ciononostante è sconsigliata nel caso che l’intestino ed altri organi del bacino sono infiammati, oppure per le donne in stato di gravidanza o che allattano. Tra gli effetti indesiderati ci sono dolori addominali, diarrea, nausea e vomito.

Le dosi in cui assumere questa pianta possono variare a seconda del motivo e della forma in cui si prende, sempre sotto il consiglio del proprio medico. In commercio non è difficile trovarla, soprattutto sotto forma di tisana, per regolare l’intestino. In molte erboristerie, online e non, è possibile trovare la sua corteccia, da usare sempre per dei decotti.

Claudia Autore