Eretici francesi avversati da Innocenzo III: chi erano gli albigesi? In cosa credevano?

La storia degli eretici francesi viene ripresa dai libri, perché gli albigesi hanno condotto una battaglia sanguinosa contro Innocenzo III. Ma perché? E in che cosa si differenziano dagli altri?

Qual è la storia degli eretici?

Gli eretici fanno parte di una corrente medievale che deriva dal popolo dei catari. I primi gruppi che si sono formati con una ideologia eretica arrivano dalla Penisola del Balcani arrivando nella Francia Meridionale. Il loro insediamento è stato nella Regione Albi con una organizzazione minuziosa di Lombers – Tolosa – Carcassonne – Val d’Aran – Agen – Razès nel periodo tra la fine del XII secolo e inizio XIII secolo.

La dottrina degli eretici si basava principalmente sul dualismo – bene e male – con una vita morale e spirituale per la quale avevano una forte tensione. La loro predisposizione di lottare per il male del mondo e contro la corruzione porta al mondo del clero cattolico. La vita del clero agli occhi degli eretici era sicuramente una vita fatta di predicazione ma un cedimento ai vizi carnali con una sfida per ritornare a quello che era lo spirito del Vangelo. Il disprezzo era dunque riportato a tutto ciò che era materiale – dimora del male condannando tutto quello che poteva servire al corpo e non all’anima, puntando il dito sul cibo – sul lavoro – sull’amore di coppia. I principi evangelici si accompagnano con le istanze pauperistiche, non ortodosse e non legate al potere civile/religioso.

Gli eretici e la Chiesa

Dal 1170 e il 1280 la Chiesa si è mossa con diversi tentativi al fine di riportare gli eretici sulla retta via, con il termine di tutte le predicazioni che erano legate prettamente allo stato pontificio e ai monaci. La storia racconta che la loro resistenza è stata appoggiata da Raimondo VI di Tolosa. La crociata è stata accolta e mandata avanti a seguito dell’assassinio di Pietro di Castelnau sotto la guida di Aroldo Abate di Citeaux.

Filippo Augusto di Francia ha optato per non aderire alla crociata visto i suoi rapporti con l’Impero e l’Inghilterra. Ma allo stesso tempo non ha fermato i vassalli lasciando loro liberi di agire. È nel 1209 che i crociati hanno assaltato il meridione mettendolo in ginocchio, con il comando che è passato al feudatario dell’Île de France Simon de Montfort che ha sconfitto Raimondo VI – diventando così Signore di Tolosa.

La potenza militare di Raimondo VI non è stata intaccata, ma lo sono state le sue terre e qualche altro sacrificio che ha dovuto fare in accordo con il Concilio Lateranense IV.

Nel 1218 Simon de Montfort muore a Tolosa a seguito dell’assedio di Luigi VIII di Francia, occupando tutto il territorio in possesso degli eretici. Dopo la morte del Signore, gli albigesi si sono ribellati e hanno tenuto sotto ricatto tutte e truppe reali per due anni. Il figlio di Raimondo VI riesce a trovare un accordo con Re Luigi IX di Francia, cedendo una terra e un matrimonio con la figlia Giovanna con il principe Alfonso. Ma gli albigesi non si sono mai arresi provando nuovamente l’insurrezione nel 1240 anche se sono stati combattuti e messi a tacere.

Danila Autore

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