Ethereum è la criptovaluta nata da un’intuizione di Vitalik Buterin nel 2013, diretta antagonista del più famoso Bitcoin: si tratta di una piattaforma decentralizzata, che attraverso la sua blockchain consente la creazione di contratti intelligenti e la loro pubblicazione in modalità peer to peer. La differenza più importante con BTC risiede proprio in questa caratteristica: difatti, oltre ad essere un ottimo sistema per i pagamenti digitali -sotto alcuni aspetti persino superiore alla crypto più capitalizzata-, il network di Ethereum permette la gestione di questi smart contract, contratti uguali in tutto a quelli previsti dalla normativa, ma che una volta iscritti sulla catena a blocchi non possono essere modificati in alcun modo. Tutto ciò rende il protocollo estremamente affidabile sia sotto il profilo della sicurezza –inviolabilità agli attacchi hacker– sia per quanto riguarda la garanzia della privacy.
L’infrastruttura di Ethereum è estremamente efficiente: Il tempo di esecuzione delle transazioni, anche in virtù del passaggio al nuovo protocollo di validazione Proof of Stake al posto del precedente Proof of Work, è stato notevolmente ridotto, senza ovviamente inficiare la sicurezza dei processi. Tutto ciò ha enormi benefici sulla scalabilità dell’uso della piattaforma: quest’ultima già oggi è di gran lunga superiore ad altri sistemi di pagamento ben più famosi -come ad esempio PayPal o quelli di altre strutture bancarie- anche sotto l’aspetto dei costi commissionali. La blockchain di Ethereum, inoltre, viene utilizzata per sviluppare nuovi protocolli: la rete divisa tra account esterni controllati da esseri umani –EOA– e account esterni controllanti da codice informatico -smart contract- è l’anello di congiunzione tra i vari utenti che agiscono sulla piattaforma, un ecosistema dalle potenzialità infinite.
Investire in Ethereum sulle piazze regolamentate
Come spiegato nella guida su come si acquista Ethereum (ETH) presente sul portale Piattaforme.it, nonostante si tratti di una nuova tecnologia appartenente ai sistemi di scambi decentralizzati, ETH può essere negoziata anche attraverso i canali regolamentati. Difatti, come per il Bitcoin, al Chicago Market Exchange sono quotati i future che replicano la quotazione del token.
Alla modalità di compravendita mediante derivati si aggiunge la possibilità di investimento attraverso veicoli finanziari a benchmark: naturalmente i canali tradizionali di accesso al mercato come le Banche, per l’attivazione di questi servizi possono richiedere dei costi extra –commissione per l’informativa future ad esempio- che vanno ad aggiungersi a quelli standard, quindi è importante approfondire con attenzione tale aspetto, prima di iniziare ad operare con questi strumenti.
Ethereum: acquistare con i crypto exchange
L’opzione più utilizzata per acquistare Ethereum è rappresentata, ovviamente, dagli exchange di criptovalute: i borsini, che svolgono l’importante funzione di far incrociare domanda e offerta sui vari token, permettono di investire esclusivamente sui trend al rialzo, non implementando né la vendita allo scoperto né la leva finanziaria.
Per questo motivo sono particolarmente indicati per le immobilizzazioni su orizzonti temporali molto lunghi, in quanto non prevedono il pagamento di commissioni per il mantenimento delle posizione aperte overnight. Inoltre, il portafogli digitali in cui deve essere custodito ETH consente di fruire dello staking: un sistema che premia gli holders del token con l’assegnazione di altro asset digitale.
Negoziare i CFD su Ethereum
Per attuare una strategia di trading sul breve termine è preferibile, di contro, utilizzare i servizi erogati dai broker online: tali intermediari consentono, nella fattispecie, la negoziazione dei Contratti per Differenza su Ethereum, derivati che replicano il prezzo del sottostante e permettono di adoperare sia lo short selling sia la leva finanziaria.
Sfruttando questi meccanismi gli utenti possono giovarsi dell’elevata volatilità che caratterizza le criptovalute, potendo estrarre valore dai loro trend al ribasso e, soprattutto, potendo cogliere le opportunità individuate dagli spunti operativi che nascono e si esauriscono in archi temporali molto contenuti.