Goji pianta: cos’è, come si coltiva e utilizzi

Le sue radici affondano nella cultura millenaria orientale, e le sue bacche si racconta che abbiano un effetto così miracoloso da meritare il soprannome di “elisir di lunga vita”: è la pianta di Goji, un arbusto che ha trovato ormai ampio spazio anche in Occidente, data la sua grande richiesta e la sua capacità di adattarsi a climi temperati.

Nei negozi specializzati si trovano facilmente le bacche di Goji essiccate, ma se volete avere la vostra personalissima scorta, è una pianta che si presta bene ad essere coltivata a casa: infatti cresce facilmente in vasi e contenitori e non ha bisogno di cure eccessive, caratteristiche che la rendono ideale per la propria abitazione.

Pianta di Goji: caratteristiche e benefici

Originaria del lontano Oriente, la pianta di Goji è un arbusto spontaneo che cresce in Tibet, Cina, Mongolia e sull’Hymalaia, appartiene alla famiglia delle Solanaceae (che comprende anche pomodori e patate) ed è caratterizzata da piccole dimensioni e bacche di colore rosso o tendente all’arancione scuro.

Una volta essiccate, le bacche di Goji vantano una serie di benefici nutrizionali e fitoterapici: secondo la medicina tradizionale cinese queste bacche sarebbero addirittura un vero e proprio elisir di lunga vita, grazie appunto alle loro qualità in grado di mantenere il corpo in buona salute per molti anni.

La scienza, quindi, non ha potuto che interessarsi allo studio di questi piccoli frutti rossi, ed è stato scoperto che si distinguono per il loro elevato contenuto di antiossidanti naturali, che li rendono quindi un prezioso aiuto nella lotta contro i radicali liberi per il prezioso effetto benefico per i tessuti dell’organismo.

Inoltre, essendo ricche di vitamine e sali minerali, alle bacche di Goji vengono attribuite anche proprietà anti-infiammatorie: in particolare si è rilevato, nei frutti di questa pianta, una quantità di vitamina C di 500 volte superiore a quello delle arance.

Proprio per questo sono un ottimo alleato nella stimolazione del metabolismo, nel migliorare la qualità del sonno e della memoria, e di rafforzare la vista. Inoltre questi “diamanti rossi” – così sono definiti dai monaci tibetani e dalla medicina cinese – secondo la leggenda, sono anche un potente e prezioso afrodisiaco.

Come coltivare a casa la pianta di Goji

Coltivare in casa la pianta di Goji è davvero molto semplice, anche da chi non è esattamente portato per il giardinaggio, e si può scegliere tra due opzioni, partire dai semi o partire dalle piantine. Se scegliete di partire dai semi la spesa iniziale sarà molto bassa (online si trovano facilmente bustine da 50 semi per circa 2 euro), e la semina andrà effettuata in primavera, avendo cura di piantare in buche profonde circa 20 centimetri.

Per il concime è bene procedere nei mesi tra febbraio e marzo, mentre nei mesi di freddo e siccità non sarà necessario effettuare l’irrigazione, a differenza invece dei mesi più caldi in cui sarà necessario irrigare la propria pianta. Per chi invece volesse acquistare direttamente la pianta di Goji, prima di travasarla è necessario rendere le radici ben umide: possono essere bagnate brevemente in un secchio di acqua tiepida, e poi aiutate coprendo il fondo del nuovo vaso con uno strato di palline di argilla espansa.

Per una corretta crescita, inoltre, è bene ricordare che la pianta di Goji preferisce zone esposte al sole: seguendo queste accortezze, tra fine luglio e metà ottobre sarà possibile effettuare il raccolto delle bacche. Per un corretto trattamento, le bacche di Goji vanno raccolte manualmente e con dei guanti (per preservarne l’interezza), per poi essere essiccate al sole per circa una settimana.

Danila Autore

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