La legge tutela chi subisce danni di varia entità e natura: coloro che ne sono stati la causa sono tenuti a risarcire. Il danno subito può essere patrimoniale o non patrimoniale; in questa seconda categoria rientrano i danni biologici e alla salute. Per stabilire l’entità del risarcimento bisogna procedere alla valutazione del danno e sempre più persone scelgono la via telematica.
Su internet, infatti, è possibile trovare professionisti specializzati che hanno una consolidata esperienza nel campo del risarcimento danni sia per quel che concerne gli incidenti stradali che eventuali episodi di malasanità. Sul sito di risarcimento-danni.eu, per esempio, è spiegato come ottenere un risarcimento danni per incidente, senza che l’utente debba anticipare alcuna somma di denaro, in quanto i costi vengono addebitati ai responsabili.
La richiesta di valutazione dei danni online
Su un portale gestito da esperti in risarcimenti si può trovare tutta l’assistenza e la professionalità di cui si ha bisogno. Si viene seguiti, passo dopo passo, da professionisti seri e affidabili e per ogni esigenza può essere disponibile un numero verde. C’è un form da compilare, in cui si può descrivere il proprio caso e il tipo di risarcimento di cui si ha bisogno. Gli specialisti che prenderanno in carico la richiesta procederanno allo studio della situazione, verificheranno le responsabilità e si dedicheranno alla valutazione del danno. Laddove serva, naturalmente, si avvarranno del contributo di un medico legale.
Cosa fare in caso di incidente stradale?
Una delle prime cose da fare per ottenere il risarcimento da incidente stradale è la compilazione del modulo CAI, la constatazione amichevole di incidente. Questo per rendere chiara la dinamica del sinistro e per accorciare i tempi di gestione della pratica e del risarcimento stesso. Importante è pure richiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine, in special modo in casi di particolare gravità e laddove non si sia proceduto a sottoscrivere il CAI.
Il verbale di sopralluogo in seguito verrà messo a disposizione delle parti e comprenderà planimetria, foto e testimonianze, nonché una ricostruzione della dinamica. Se l’incidente è mortale, il verbale potrà essere ritirato solo con il nulla osta della Procura della Repubblica. L’intervento di vigili, polizia o carabinieri è fondamentale anche in caso di compilazione del CAI, perché rende possibile la contestazione della dinamica del sinistro.
La richiesta di risarcimento andrà inviata a mezzo raccomandata A/R o a mezzo PEC alla sede legale della compagnia di assicurazioni, propria e del responsabile dell’incidente. Quest’ultimo può rispondere di “piena responsabilità” o di “concorso di colpa”. È in base alla percentuale di colpa che si calcola il risarcimento, le cui tempistiche variano in base al caso specifico. Se il mezzo che ha causato il fatto non è assicurato bisogna rivolgersi al fondo di garanzia per le vittime della strada e se i veicoli coinvolti nel sinistro sono soltanto due si può richiedere l’indennizzo diretto alla propria assicurazione.
Cosa fare nei casi di malasanità?
La colpa di cui il medico deve rispondere può essere lieve o grave. La colpa lieve è quella per negligenza o mancata diligenza, la colpa grave è legata ad imperizia. La prima cosa da fare è procurarsi una perizia medico-legale che chiarisca le responsabilità del personale sanitario e dia conto dei danni subiti. Occorre rivolgersi ad un avvocato per stendere l’atto di citazione nei riguardi del medico o della struttura operi. La denuncia per lesioni colpose od omicidio colposo va presentata alla Procura della Repubblica.