Lo scienziato tedesco Wilhelm Conrad Röntgen scoprì i raggi ics, chiamati anche raggi x, l‘8 novembre del 1895. Ad oltre 120 anni dalla sua scoperta medica-scientifica i raggi ics vengono ancora utilizzati, trovandosi all’interno delle strutture sanitarie e veterinarie per ottenere chiaramente immagini dettagliate delle ossa.
Nel 1901 Wilhelm Conrad Röntgen vinse il Premio Nobel, ma nonostante i riconoscimenti e l’utilizzo dei primi macchinari all’interno dei reparti di radiologia, lo scienziato morì successivamente in stato di povertà nel 1923. All’interno del suo testamento Wilhelm Conrad Röntgen lasciò chiare istruzioni per bruciare le proprie ricerche scientifiche, motivo per il quale l’origine della sua scoperta rimane odiernamente un mistero.
Ipotesi sulla scoperta dei raggi ics
Una delle ipotesi più discussa a riguardo della scoperta dei raggi ics da parte di Wilhelm Conrad Röntgen coinvolge i suoi esperimenti con un tubo fluorescente e una capsula di vetro sottovuoto dove veniva fatta scorrere la corrente elettrica. Quasi per caso lo scienziato si accorse della comparsa di una sostanza fluorescente all’interno dello schermo di lavoro, percettibile soltanto con la coda dell’occhio, invisibile a sguardo completamente rivolto verso di sé.
Il tubo fluorescente era stato coperto da Wilhelm Conrad Röntgen con alcuni cartoncini di carta di colore nero, all’interno dei quali la luce fluorescente riusciva a passare. Al fine di poter rendere visibile la luce all’interno dello schermo, senza forzare la vista con la coda dell’occhio lo scienziato optò per l’impiego di diversi materiali. Al termine dei suoi esperimenti Wilhelm Conrad Röntgen individuò il piombo come unico materiale in grado di sopportare la fluorescenza senza distogliere lo sguardo.
Lo schermo venne sostituito con una pellicola fotografica, eseguendo diverse prove grazie all’aiuto della moglie. La prima radiografia visibile ad occhio nudo fu ottenuta dallo scienziato grazie alla collaborazione della consorte, posizionando la mano tra il tubo di piombo e lo schermo dotato di pellicola fotografica.
La prima radiografia mostrava chiaramente lo stato delle ossa della mano della moglie di Wilhelm Conrad Röntgen e del suo anello matrimoniale. A seguito della prima immagine ottenuta lo scienziato decise di ribattezzare il risultato del macchinario come ‘raggi x’, per indicare un segno matematico di origine sconosciuta.
Gli elettroni emessi dai tubi in piombo si trasformavano in una radiazione elettromagnetica grazie alla quale penetrare qualsiasi materiale per arrivare allo stadio finale della radiografia. I raggi x di Wilhelm Conrad Röntgen possedevano effetti del tutto simili ai raggi gamma, ossia le radiazioni più pericolose emesse durante le fusioni nucleari. In quantità elevate i raggi gamma sono tutt’oggi in grado di provocare il cancro, la perdita dei capelli, ustioni da radiazioni e altre forme di tumore.
Le moderne macchine per le radiografie emettono dosi di radiazioni di poco superiori al limite sopportato dall’organismo umano, prevenendo una serie di rischi potenzialmente mortali per la salute.