La parola Tattoo deriva da Tattua, termine polinesiano che significa “segnare”: è infatti da questa tradizione culturale che nasce il tatuaggio, un disegno impresso sottopelle. La combinazione di inchiostro, ossido di ferro e resine permette di fissare il colore in maniera permanente, ma c’è da dire che la tinta non resta sempre uguale nell’arco della vita, ma tende ad attenuarsi con il tempo.
Il tatuaggio nasce dunque dalle tribù, che erano solite decorare il corpo di donne e guerrieri. I disegni sul corpo sono sempre stati fonte di stupore e a volte di disgusto, in base alle culture e ai periodi storici. Se pensiamo ai marinai, i tattoo erano una sorta di racconto avventuroso, mentre per gli schiavi marchiati avevano tutt’altra valenza.
Oggi sono semplicemente un elemento decorativo e sono entrati nell’usanza comune come i piercing. La moda vuole che vi siano tatuaggi più di tendenza piuttosto che pensati, ma è comunque possibile coniugare fashion e storia personale con alcuni disegni, come per esempio l’elettrocardiogramma tattoo.
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