Le normative per lo smaltimento della plastica

I rifiuti in plastica rappresentano un problema ambientale molto serio, soprattutto quando non vengono smaltiti in modo corretto. Da anni la plastica è il materiale più utilizzato al mondo, un derivato del petrolio dalle innumerevoli applicazioni. L’impiego avviene in quasi tutti i prodotti di consumo, dai dispositivi elettronici agli elettrodomestici, dagli imballaggi alle bottiglie per l’acqua e le altre bevande.

Al giorno d’oggi è davvero difficile trovare un prodotto che non contenga plastica, considerando che esistono decine di materiali plastici differenti ognuno dei quali ha delle proprietà particolari. Ad esempio, il poliestere espanso (EPS) viene usato sia per il packaging sia nel settore delle costruzioni per l’isolamento termico, mentre il polietilene (PET) per gli articoli cosmetici e gli imballaggi trasparenti.

Eppure la plastica comporta una serie di danni per l’ambiente e gli ecosistemi marini e terrestri, per questo motivo è fondamentale un corretto smaltimento della plastica. I suoi lunghi tempi di decomposizione, con una bottiglia di plastica che può richiedere centinaia di anni, rendono indispensabile puntare sul trattamento e il riciclo della plastica, per trasformare i rifiuti in materie prime e diminuire l’impronta ecologica.

I danni dell’inquinamento legato alla plastica

Come segnalato dall’approfondimento proposto dal portale di National Geographic, l’inquinamento da plastica è una delle principali questioni ambientali dei nostri giorni. Nonostante siano i paesi più ricchi a produrre la maggior quantità di plastica e di conseguenza di rifiuti di materiali plastici, in realtà sono i paesi in via di sviluppo ad essere penalizzati dai danni ecologici causati dalla dispersione della plastica nell’ambiente.

Secondo la ricerca oltre la metà della plastica presente oggi è stata prodotta negli ultimi 15 anni, con i paesi costieri che ricevono ogni anno circa 8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici. Con un tempo di degradamento di oltre 400 anni è evidente la gravità della situazione, soprattutto perché le plastiche disperse nell’oceano si dividono in frammenti minuscoli, i quali vengono consumati dai pesci e inquinano tutta la catena alimentare fino all’uomo.

Si tratta del fenomeno delle microplastiche, le quali sono state trovare dai ricercatori di tutto il mondo nei posti più assurdi e impensabili, addirittura nella Fossa delle Marianne a quasi 11 chilometri di profondità, oppure sul Monte Everest ad oltre 8 chilometri di altezza sul livello del mare. Le conseguenze per la flora e la fauna sono gravissime, per questo motivo è essenziale ridurre il consumo di plastica e smaltirla in modo sicuro e sostenibile.

Cosa dice la normativa sullo smaltimento della plastica

Le normative italiane ed europee sul trattamento dei rifiuti in plastica sono diventate sempre più severe, arrivando anche alla messa al bando delle buste di plastica e allo stop alla produzione dei prodotti in plastica monouso. Le norme UE di riferimento sono le direttive 2018/850-851-852, con le quali ad esempio vengono regolati gli imballaggi in plastica e definiti i costi che i produttori devono sostenere per contribuire alla raccolta differenziata della plastica.

Allo stesso modo sono stabiliti i requisiti per il trattamento dei rifiuti e la loro gestione in discarica, con l’obiettivo del 65% di rifiuti plastici riciclati entro il 2025. Inoltre viene indicato come le bottiglie di plastica vadano raccolta separatamente dagli altri prodotti, per il corretto smaltimento del PET e il suo recupero, con il target di arrivare al 77% di bottiglie di plastica raccolte in modo differenziato entro il 2025.

La normativa comunitaria definisce anche che a partire dal 2025 ogni bottiglia di plastica dovrà contenere almeno il 25% di plastica riciclata, per assicurare la crescita dell’economia circolare e uno sviluppo sostenibile. In Italia il riferimento normativo è il D.Lgs. 116/2020, ovvero il Nuovo Codice Ambientale, oltre alle norme tecniche UNIPLAST che forniscono le regole da seguire per il trattamento, il recupero e il riciclo dei materiali plastici.

I vantaggi dello smaltimento e del riciclo della plastica

La plastica rappresenta una sfida per gli operatori del settore, in quanto si tratta di un prodotto non biodegradabile e in alcuni casi perfino tossico. Ciò avviene ad esempio quando nei rifiuti plastici sono presenti anche solventi e altre sostanze, prodotti di scarto che devono essere trattati con particolare attenzione poiché sono estremamente nocivi per l’ambiente e la salute.

Innanzitutto è fondamentale realizzare la raccolta differenziata dei materiali in plastica, separandoli in base alla tipologia, ad esempio dividendo gli imballaggi dalle bottiglie di plastica in PET. Al giorno d’oggi le aziende che si occupano del trattamento di questi rifiuti sono in grado di riciclare fino al 75% dei materiali plastici, mentre il restante 25% viene trasformato in Combustibile Solido Secondario (CSS) e impiegato per alimentare i forni dei cementifici al posto del più inquinante carbone.

Per garantire livelli elevati di riciclo, dunque, è essenziale uno smaltimento della plastica ottimale, partendo perciò dalla separazione dei diversi materiali da parte dei privati cittadini e delle aziende. Dopodiché i rifiuti sono raccolti e trasportati presso gli impianti autorizzati, dove sono selezionati e separati per la preparazione al trattamento successivo. Ovviamente nei rifiuti da riciclare vengono eliminati tutti gli elementi aggiuntivi e nocivi, come etichette e colle.

Infine, una volta che i prodotti sono lavati e pronti per il riciclo possono essere sottoposti a processi meccanici o chimici. Nel primo caso si sminuzzano i materiali in piccoli granuli per renderli riutilizzabili per la produzione di altri prodotti, nel secondo invece si ottengono nuovamente i monomeri o i polimeri da usare come materie prime-secondarie. Nel nostro Paese vantiamo livelli di riciclo della plastica vicini all’80%, un risultato che ci posiziona ai vertici in Europa e consente di diminuire l’impatto ambientale dell’inquinamento da plastica.

Claudio Autore

Lascia un commento