Tripofobia test: che cosa comprende? Quando vi si ricorre?

Sono tante le fobie che possono insorgere nel corso della vita. Tra queste esiste anche per alcune persone la fobia dei buchi: la tripofobia.

Se non ne avete mai sentito parlare vediamo insieme come riconoscere questo disturbo e in cosa consiste il test per la tripofobia.

La Tripofobia cos’è?

Tripofobia è un disturbo che si manifesta con la paura dei buchi, apparentemente senza nessun senso. Non si può ricondurre ad una origine in particolare, semplicemente ci si accorge della fobia guardando una superficie con molti buchi.

Non è una fobia legata ad un trauma. Si manifesta con il terrore verso tutti gli oggetti e le superfici che hanno dei buchi. La maggior parte delle volta succede guardando buchi molto piccoli e ravvicinati tra loro. Ad esempio l’incavo di un albero oppure una semplice spugna. Più comuni sono quelli dei coralli marini, melograno e alveari.

Oltre al terrore, la tripofobia si manifesta anche con reazioni come sudorazione, nausea e vomito. Tutto dipende dal livello di paura che si prova in questi casi.

È un disturbo che non è stato ancora riconosciuto in maniera ufficiale ma che si manifesta in tantissime persone e con sintomi diversi tra loro. Si passa dal semplice disgusto alla paura vera e propria che potrebbe portare ad un più grave attacco di panico.

Le cause della fobia dei buchi

In questo tipo di disturbi le cause sono da ricercarsi nel modo che ha il cervello di ognuno di elaborare determinati stimoli visivi. Nel caso della fobia dei buchi si potrebbe generare un maggiore sforzo non solo visivo ma anche cognitivo che non permette al nostro cervello di elaborare ciò che vede e quindi genera repulsione e terrore nei casi più gravi.

Sono state studiate anche molte altre cause, tutte associabili a ricordi di infanzia oppure ad emozioni inconsce.

Spesso il cervello associa questi buchi fitti e ravvicinati con nidi di insetti e parassiti, quindi la repulsione nei confronti di questi esseri genera paura per i luoghi in cui potrebbero nascondersi.

Si può associare anche ad una repulsione nei confronti nelle malattie che questi luoghi potrebbero trasmettere.

Come fare il test Tripofobia

Come abbiamo già accennato prima la tripofobia non è stata ancora riconosciuta ufficialmente come fobia vera e propria. Quindi bisogna capire se i test per capire se si ha questo tipo di disturbo non hanno ancora una valenza ufficiale.

Su internet esistono tantissimi siti che propongono dei test. Purtroppo è facilmente intuibile che questi test che sorgono in rete non hanno nessuna valenza medico-scientifica. Sono test che mostrano delle immagini per cercare di capire se la persona che le guarda è affetta o meno da questo disturbo.

Ovviamente non è possibile effettuare una diagnosi basandosi solo su immagini, altrimenti saremmo in grado di farlo autonomamente senza nessun tipo di test. In questi casi, quando si hanno dei dubbi fondati, è sempre consigliabile rivolgersi ad un medico ed esporre i propri fastidi per capire se ci si trova realmente in presenza di questa fobia e quali reazione potrebbe scatenare.

Danila Autore

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