Tra tutti i disturbi che colpiscono la mente, la schizofrenia è sicuramente una delle malattie croniche più gravi e invalidanti. Colpisce infatti il cervello e altera l’individuo da tanti punti di vista diversi, tra cui pensiero, percezione, emozioni, linguaggio, senso di sé e comportamento. Comunemente la schizofrenia viene associata alle allucinazioni, al sentire le voci e al disturbo della personalità, ma non molti sanno che in realtà esistono molte forme di schizofrenia diversa. Una di queste è la schizofrenia catatonica, oggi diventata molto più rara grazie a una serie di trattamenti che sono stati sviluppati e che riescono a tenerla a bada. Ma che in cosa consiste e come si cura la schizofrenia catatonica? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Che cos’è la schizofrenia catatonica? Definizione, cause, sintomi
La schizofrenia catatonica è una malattia mentale che provoca una psicosi nell’individuo che ne soffre, portandolo ad avere un vero e proprio blocco, sia fisico sia emotivo. Chi è afflitto da questa condizione, infatti, si trova vittima di una paralisi degli arti e di una forte incapacità di comunicare anche con la parola. Il malato, insomma, si trova come prigioniero dentro il suo corpo, completamente immobile e scollegato dall’ambiente esterno e incapace di rispondere agli altri. In casi molto più rari, invece, questo tipo di schizofrenia può presentarsi con comportamenti iperattivi espressi in movimenti seriali, gesti inconsueti o emissione di rumori forti. Sintomi, questi, che compaiono da soli o nel corso di un episodio catatonico. La mancanza di movimento e di risposta, comunque, è la sintomatologia più diffusa, due comportamenti che portano l’individuo a isolarsi, ad avere difficoltà nelle situazioni sociali e a trascurare funzioni basilari come l’igiene o il nutrimento. A secondo della gravità della condizione, quindi, è facile intuire come questa malattia possa essere devastante per la vita di una persona. Tra gli effetti collaterali più gravi si contano depressione, tendenze suicide, malnutrizione, abuso di sostanze, solitudine, conflitti familiari. Purtroppo le cause della schizofrenia catatonica sono ancora sconosciute: qualcuno crede che si tratti di una predisposizione genetica, altri invece pensano che derivi da uno squilibrio chimico del cervello.
Trattamenti consigliati per curare la schizofrenia catatonica
Pur non essendo ancora state scoperte le cause, passi da giganti sono stati invece compiuti dal punto di vista dei trattamenti medici per trattare la schizofrenia catatonica, che non può essere guarita ma può essere tenuta a bada con una serie di percorsi. Una volta ottenuta la diagnosi, un processo che a volte può richiedere molto tempo, è fondamentale ricorrere subito a cure mediche a base di farmaci della classe benzodiazepine e barbiturici, spesso associati anche a antidepressivi e farmaci stabilizzatori dell’umore in quanto questo tipo di schizofrenia comporta spesso anche crisi depressive. Se la malattia è in fase già avanzata, potrebbe essere necessario ricorrere a un ricovero ospedaliero, in modo che il paziente non in grado di prendersi cura di sé sia accudito da un punto di vista anche di igiene e nutrimento oltre che da quello medico. A prescindere dal ricovero, è fondamentale associare alla terapia farmacologica un percorso di psicoterapia, anche se nel caso della schizofrenia catatonica sono i farmaci a controllare principalmente i sintomi della malattia. A volte, se il paziente non risponde alle medicine, viene raccomandata anche la terapia elettroconvulsiva, una procedura in cui una corrente elettrica viene inviata attraverso il cervello per produrre convulsioni controllate