Sopravvenienza passiva: cos’è e a chi si riferisce?

Con la terminologia Sopravvenienze Passive si indicano in gergo economico tutte le nuove passività e tutti i nuovi oneri che derivano dunque da manovre straordinarie oppure da avvenimenti che si sono verificati in azienda in via del tutto eccezionale.

In poche parole, la compagnia si ritrova a dover censire questi nuovi movimenti che vanno ad unirsi a quelli consueti dell’azienda e che sono legati a circostanze non previste e che non hanno niente a che vedere con la routine gestionale di quest’ultima. La natura di questi costi e di queste passività è dunque accidentale, non prevedibile ed imprevista.

I casi in cui si possono verificare le sopravvenienze passive 

Esaminiamo di seguito, attraverso dei semplici e chiari esempi, le circostanze in cui si possono verificare le sopravvenienze passive:

  • Quando l’azienda si ritrova costretta a dover risarcire delle terze parti per problemi causati dalle proprie funzioni e che non sono coperti, nemmeno in maniera parziale, da un’assicurazione. Esempi facenti parte di questa casistica possono essere i danni causati all’ambiente.
  • Il non conseguimento di un introito o di altre fonti di guadagno che hanno partecipato a creare il reddito in una antecedente funzione.
  • La rilettura di sviste contabili riguardanti esercizi precedentemente terminati.
  • Quando l’azienda ha sostenuto dei costi importanti che in qualche modo hanno contribuito alla creazione del reddito imponibile in movimenti economici precedenti a causa della infrazione nel principio di collegamento tra oneri e guadagni come ad esempio nel caso di rilettura delle clausole presenti nel contratto diverse da quelle concordate all’inizio.
  • Quando l’azienda deve affrontare la privazione di crediti maggiori ai ribassi quantificati alla fine dell’esercizio a causa di motivi di varia natura, come ad esempio la carenza di un imposta sul patrimonio che era registrato sul bilancio nel periodo d’imposta antecedente.

Le sopravvenienze passive sono inoltre desumibili ove ci sia la possibilità di dimostrare che la negligenza nella non registrazione dei costi non fosse presumibile dal momento che sono state implicate circostanze non prevedibili, ad esempio possiamo parlare di un conguaglio totalmente inaspettato o che l’azienda non ha i mezzi per poter determinare in autonomia con le sue sole risorse.

Come funzionano le sopravvenienze passive e quali sono le conseguenze per l’azienda

Dal momento in cui una sopravvenienza passiva deve essere registrata nel bilancio aziendale, la compagnia incorre inevitabilmente in una perdita di denaro. Fortunatamente in alcuni casi tale perdita è deducibile in termini fiscali, in questo caso l’influsso che avrà sulla compagnia e sui suoi conti aziendali sarà pur sempre presente ma in maniera meno gravosa e pesante. In poche parole le sopravvenienze passive sono costi anomali ed inconsueti che vanno ad aggiungersi agli oneri conseguiti con regolarità dall’azienda stessa.

La sopravvenienza passiva deve quindi essere registrata nel conto economico aziendale nella voce E 12 ovvero tra i costituenti di reddito straordinari dal momento che così facendo si contraddistinguono per la loro estensione, oppure ancora nel conto economico dell’azienda nella voce B 14 dove sono presenti i costi diversi di amministrazione. 

Danila Autore

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