La Echinopsis Chamaecereus è un cactus che cresce spontaneamente in Argentina, soprattutto a Tucuman. Non si sviluppa molto in altezza e ciò che la caratterizza, più che le dimensioni, sono i fiori che sviluppa, dal colore rosso e dalle dimensioni notevoli. Non ha bisogno di grandi cure e, come tutte le piante grasse, necessita di poca acqua: inoltre, non ha neanche paura del freddo.
Le origini della Echinopsis Chamaecereus
Originaria dell’Argentina, la Echinopsis Chamaecereus si caratterizza per diversi fusti cilindrici verdastri che nascono dalla sua base. Ognuno ha 8-10 costole con areole biancastre e, da ognuna, nascono 10 o 15 spine molto corte, di circa 1 millimetro. I fiori che nascono dalla Echinopsis Chamaecereus sono rossi e hanno un diametro di 4 cm, mentre i frutti sono anch’essi rossi ma sono molto piccoli, di soli 7 mm. L’altezza totale solitamente non sumera i 20 cm ma, essendo strusciante o pendente, può arrivare anche a 50 cm: per mantenerlo bello, si consiglia di coltivarlo in vasi poco profondi e larghi, o in giardini rocciosi.
Come curarla
Essendo una pianta facile da curare, è adatta anche a chi ha un pollice non particolarmente verde. La Echinopsis Chamaecereus, infatti, può essere posizionata sia in pieno sole, purché ci si abitui poco a poco, o in qualsiasi posto molto luminoso. Sebbene sia bella anche da avere in casa, è sconsigliato farlo poiché la mancanza di luce non la farebbe crescere bene: se proprio non avete alternative, però, potete acquistare una lampada che ne stimoli la crescita.
Se invece desiderate tenerla in giardino, potete scegliere se coltivarla in terra o in un vaso. La Echinopsis Chamaecereus è una pianta che ama il terreno, purché sia ben drenato e leggero: i giardini sassosi, ad esempio, sono perfetti. In vaso, invece, è necessario usare un tipo di terriccio apposito per i cactus. La Echinopsis Chamaecereus è una pianta che resiste anche a gelate fredde, per cui può essere tenuta fuori anche durante l’inverno, seppure sia meglio evitare che raggiunga temperature inferiori ai -8°C. Nei climi mediterranei, dove le media al ribasso è di -2°C, può essere tenuta all’aperto.
Per quanto riguarda l’irrigazione, come tutte le piante grasse anche la Echinopsis Chamaecereus resiste molto bene alla siccità, che di gran lunga preferisce all’eccesso idrico. La cosa migliore da fare, infatti, è versare un pochino di acqua solo quando, tastando il terreno, lo si percepisce completamente asciutto. Se si hanno dubbi, si può inserire un bastoncino di legno nella terra: se, quando lo si estrae, ha molta terra aderente a sé, significa che il terreno è ancora ben umido.
Elemento importante per la Echinopsis Chamaecereus è il fertilizzante. Soprattutto se la si tiene in vaso, la quantità di terreno limitata e la conseguente scarsità di elementi nutritivi può far soffrire la pianta: un fertilizzante liquido, da usare in primavera e d’estate, vi assicura una pianta sana e forte.