Fatto a mano: che cosa indica questa espressione? Come riconoscere un oggetto artigianale?

Oggi come oggi, l’artigianato è sempre più apprezzato. Gli oggetti fatti a mano, quindi prodotti dalle sapienti mani di un artigiano o un’artigiana e confezionati con cura, dedizione e tempo, stanno infatti tornando ad essere molto richiesti, soprattutto nei periodi di Natale o come regalo di compleanno.

Sebbene nella storia questo tipo di artigianato sia stato fondamentale per il sostentamento di intere famiglie, che basavano sulla produzione di manufatti l’intera vita, nel corso degli anni l’industria e la produzione su larga scala ha messo un po’ da parte questa produzione, i cui costi necessitano prezzi decisamente più elevati dei beni prodotti industrialmente. La piccola imprenditorialità e la manualità stanno però facendo ritorno e, soprattutto grazie ai social network, oggi si riesce a farsi conoscere e a vendere in tutt’Italia.

I settori del “fatto a mano”

In italiano si dice fatto a mano, in inglese invece è “handmade”. Oggi come oggi, sono sempre di più i negozi che espongono, tra i propri oggetti, anche alcuni che presentano questa targhetta, segno dell’artigianalità del prodotto. La filosofia del fatto a mano si applica a diversi settori: abbigliamento, gioielleria, pelletteria, arredamento, gastronomia, cosmesi, design e fai da te. In questi, l’artigianato può coinvolgere sia medie e piccole realtà imprenditoriali che invece semplici cultori dell’hobby del fai da te, che dedicano il proprio tempo libero a creare qualcosa con le proprie mani. Solitamente, l’artigianato e il fai da te raggruppa tutti questi hobbisti in mercatini dedicati, dove gli amanti del genere possono davvero trovare di tutto.

Il fatto a mano, però, non richiede solo che la lavorazione venga effettuata senza l’ausilio di macchinari industriali e a catena, ma si lega anche ad alcune scelte. Innanzitutto, nell’handmade i materiali e le materie prime devono essere di qualità e, se possibile, riciclate e sostenibili. In secondo luogo, devono essere lavorate nella maniera migliore possibile, prestando quindi particolare attenzione alle rifiniture e al packaging finale.

Come si riconosce un oggetto artigianale

Innanzitutto, per riconoscere se un oggetto è artigianale è bene controllare l’etichetta, se c’è, o chiedere informazioni al venditore. Se lo si acquista in un negozio piccolo, come quelli di paese, il commerciante saprà sicuramente darvi più informazioni, poiché sarà lui stesso ad averlo scelto e comprato, rivolgendosi quindi a un eventuale artigiano.

Se, invece, lo si acquista in un negozio grande, come per esempio una catena, è probabile che il commesso non saprà darvi le informazioni richieste. A quel punto, si può indagare controllando le informazioni relative alla zona di produzione del manufatto: se è fatto a mano, ci sarà sicuramente indicato il nome o la ragione sociale di chi l’ha prodotto.

Oggi come oggi, poi, siti come Amazon raccolgono tutti i produttori e venditori di manufatti in una sezione apposita e dedicata, “Handmade”. Qui, il cliente che sceglie di acquistare sulla piattaforma ha la certezza di stare comprando qualcosa di prodotto da un artigiano, poiché Amazon fa specifici e attenti controlli. Anche i mercatini dell’artigianato sono ambienti affidabili, per quanto riguarda la certezza che i prodotti siano artigianali: molto spesso, a venderli c’è proprio chi li ha creati.

Giulia Autore