Le contee erano feudi che venivano assegnati dall’imperatore ai conti in epoca carolingia. Il diritto che regola la cessione delle contee è nato con i Franchi: i conti, chiamati comites, venivano nominati dal re e da lui dipendevano. Questi, messi a capo delle province, accentravano su di sé tutti i poteri e, di conseguenza, li trasferivano al sovrano.
I conti erano quindi presso ogni contea i giudici supremi, i tutori della pace, i presidi delle assemblee giudiziarie, gli ammendatori delle trasgressioni, i riscossori delle tasse e i capi delle milizie. Con la fine dell’epoca carolingia e l’affermarsi di nuovi poteri, tra cui quello vescovile, questa forma di organizzazione del territorio in contee va in crisi e vanno a formarsi moltissimi piccoli centri di potere, in continuo conflitto tra di loro.
I feudi imperiali
I feudi imperiali erano quindi tutti i territori soggetti al Sacro Romano Impero e dipendenti dall’imperatore o da uno dei suo intermediari. I Carolingi furono una stirpe di franchi che regnò in Europa dal 750 al 987 e furono i primi a parlare di contee. Quando il loro sistema andò in crisi, si crearono in Italia moltissimi piccoli centri, in lotta tra loro. In Italia meridionale arrivarono i Normanni sotto ai quali i feudi, approfittando delle rivalità insite nei vari rami della famiglia Altavilla, divennero indipendenti tra loro: nacquero quindi gli stati-contea.
Dalla gran contea di Sicilia si formò quindi il regno di Sicilia. Nella Francia del Medioevo, invece, le contee più grandi erano già quasi del tutto indipendenti. Quelle pià piccole, invece, venivano sottoposte all’autorità di un duca come, ad esempio, quelle di Angiò o di Orléans.
Il conte
Il termine “conte”, in latino comes, indicava nel periodo repubblicano romano tutti quei giovani che accompagnavano i magistrati preposti al governo delle province, per consigliarli e assisterli. Con Costantino, i conti iniziano ad essere suddivisi in gradi, comites primi, secundi et tertii ordinis, da distinguere in base ai privilegi e agli onori. Tali conti avevano diversi ruoli: il comes vestis sacrae doveva custodire i vestiti imperiali; i comites stabuli erano preposti alle scuderie di corte e così via. Coloro i quali erano preposti nelle diverse province per amministrarle per conto dell’imperatore, invece, si chiamavano semplicemente comites.