Indice di Karnofsky: a che cosa serve? Quali sono i gradi previsti?

Tutti i cittadini sono schedati e valutati, soprattutto da un punto di vista sanitario. In particolare, i medici e il personale sanitario hanno un metodo molto particolare di tenere traccia dello stato di salute complessivo di un paziente. Si chiama Indice di Karnofsky ed è un sistema che serve proprio a fornire un’idea generale sullo stato di salute di un paziente in base a una scala formata da parametri ben precisi. Questa invenzione di deve al Dottor David A. Karnofsky, che nel 1949 sviluppò il sistema della sua scala in collaborazione con il Dottor Joseph H. Burchenal. Dal 2013 l’uso dell’Indice Karnofsky  è stato introdotto anche in Italia, e viene usato dalle commissioni INPS  in sede di visite. Ma come funziona l’Indice Karnofsky e a cosa serve nello specifico? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Che cos’è l’Indice di Karnofsky e a che cosa serve

L’Indice Karnofsky, conosciuto anche come scala di Karnofsky è quello che viene definito un performance status scale, ovvero un metodo per valutare lo stato di salute generale di un cittadino. Si tratta quindi di una scala che viene utilizzata per compiere valutazioni sanitarie di tutti i maggiorenni, calcolando la qualità di vita del paziente in base a tre parametri, limitazione dell’attività, cura di se stessi e autodeterminazione. Si tratta di uno strumento fondamentale soprattutto quando si individua una malattia in un determinato soggetto, perché proprio con l’Indice Karnofsky è possibile per il medico stimare una prognosi, nonché stabilire l’obiettivo e la pianificazione delle terapie che il paziente dovrà effettuare. La scala viene utilizzata in particolare stabilire la cura possibile nei vari stadi della malattia di una persona, in modo che si possano compiere scelte mirate in base al punto dell’Indice Karnofsky in cui si trova ((guarigione, prolungamento della vita, restituzione funzionale, palliazione).

Quali sono i gradi previsti dall’Indice di Karnofsky? 

Non è un caso che l’Indice Karnofsky sia descritto come una scala, perché è una vera e propria tabella che aumenta a intervalli di 10 punti, dove il 100% rappresenta il massimo stato di salute e lo 0% ne rappresenta il minimo. Come è facilmente intuibile, più le condizioni della persona sono prossime al punteggio zero più la patologia è prossima ad essere incurabile e a portare al decesso. In base al punteggio attribuito al paziente si decidono quindi il tipo di cura, la tipologia di assistenza da erogare e l’eventuale identificazione di una possibile invalidità o inabilità ad una mansione. Ecco quali sono i vari punteggi che costituiscono la scala dell’Indice Karnofsky:

  • 100 % Nessun disturbo. I segni di malattia assenti e il paziente è completamente autonomo.
  • 90 %  Sintomatologia quasi non presente, quindi il paziente riesce ad eseguire le normali attività giornaliere.
  • 80 %  Sintomi evidenti. Il paziente può eseguire le normali attività giornaliere ma con qualche difficoltà.
  • 70 %  Le normali attività di vita quotidiana e lavoro non sono più  possibili, ma il paziente è ancora in grado di prendersi cura di sé.
  • 60 %  Il paziente necessita di qualche aiuto, nonostante continui a essere indipendente nei bisogni personali.
  • 50 %  Il paziente viene seguito da attività sanitaria ambulatoriale, ha bisogno di cure frequenti e necessita spesso di aiuto.
  • 40 %  Il paziente è disabile e necessita di un aiuto quotidiano.
  • 30 %  Il paziente severamente disabile. Non è a rischio di morte ma necessita di ospedalizzazione.
  • 20 %  Il paziente è estremamente malato, la situazione è irreversibile e servono necessariamente  interventi di supporto alla vita.
  • 10 %  Il paziente estremamente malato. La prognosi è senza speranza e sono in atto i processi di malattia fatali..
  • 0 %  Morte del paziente.

Danila Autore

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