Polizia penitenziaria virus: come si rimuove dallo smartphone?

Se usate molto spesso il computer, potreste aver avuto a che fare con la comparsa di messaggi strani e allarmisti, che possono aver portato a un malfunzionamento della vostra maschera. Questi si chiamano malware, un termine che nella sicurezza informatica indica un programma che viene fatto entrare con l’inganno nel computer e che mira a disturbare le operazioni dell’utente, tutto per ricevere dei soldi in cambio dello sblocco della macchina.

Tra i malware più invadenti degli anni figura sicuramente quello noto come Polizia Penitenziaria, che è nato per infastidire i pc circa nel 2012, ma che oggi si è evoluto e ha iniziato a comparire più su smartphone e tablet, vista la loro diffusione sempre maggiore. Nella maggior parte dei casi questo antipatico malware entra dal browser del dispositivo, rendendo impossibile la navigazione su internet, ma capita anche si inserisca nello smartphone attraverso delle app infette, in particolare su dispositivi con sistema operativo Android.

Che cos’è il virus “polizia penitenziaria”?

Il malware conosciuto come Polizia Penitenziaria appare con una schermata molto minacciosa, e prende questo nome proprio perché si presenta come una comunicazione urgente proveniente, appunto, dalla polizia.

Il messaggio cerca di spaventare il proprietario del dispositivo, facendogli credere di aver tenuto qualche comportamento illegale e grave, motivando così il blocco del dispositivo e cercando di chiedere delle somme di denaro con la minaccia di gravi conseguenze in caso non siano elargite.

Come si può facilmente intuire si tratta di un falso, che usa il nome della polizia per cercare di spaventare l’utente e recuperare più soldi possibili dalla truffa: ovviamente la Polizia Penitenziaria non c’entra nulla, anzi spesso il malware varia il tipo di minaccia, spacciandosi anche per Arma dei Carabinieri, Polizia Postale e Guardia di Finanza.

Le conseguenze di questo malware – al di là della richiesta di denaro in cui qualcuno potrebbe cadere – non sono gravissime, ma piuttosto fastidiose: i dati personali, infatti, non vengono assolutamente toccati, ma il dispositivo diventa praticamente inutilizzabile, molto lento e con impossibilità di collegarsi a internet. Esistono dei sistemi per rimuovere il malware, ma potrebbero essere difficoltose proprio perché è quasi impossibile usare normalmente lo smartphone.

Cosa fare se appare e come rimuoverlo dallo smartphone

Se sul vostro smartphone dovesse comparire il malware Polizia Penitenziaria esistono due procedure che è possibile seguire per sbloccarlo:

  1. La prima procedura va seguita nel caso in cui lo smartphone sia ancora utilizzabile: apriamo la sezione Impostazioni, cerchiamo le app scaricate in Gestione Applicazioni (nelle versioni più recenti di Android la voce si chiamerà App). A questo punto cerchiamo che ci sono app scaricate da poco, e una volta trovata forziamo l’arresto e cancelliamo i dati. Al momento tra le app riconosciute come portatrici di questo malware figurano BaDoink, Network Driver System, PornDroid, System Update, Tube Mate, Video Player e Video Render.
  2. La seconda procedura va seguita in caso il dispositivo sia inutilizzabile. In questo caso è necessario procedere tramite un avvio in modalità provvisoria, l’unico modo che ci permetterà di far partire il telefono senza azionare l’app infetta e di raggiungere le impostazioni per poterla eliminare. La procedura cambia da un dispositivo all’altro, ma in generale bisogna mantenere premuto il tasto di accensione/spegnimento fino alla comparsa del menù Opzioni Dispositivo, e poi mantenere premuta la voce “spegnimento” fintanto che il sistema Android non richiederà se si desidera riavviare il dispositivo mobile in modalità provvisoria.

Danila Autore

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